Sul piroscafo Cavour, che nei primi anni Trenta fa la spola tra l’Italia e l’America, la piccola Lucia è coccolata da tutti eppure sola al mondo. La madre, giovane cuore semplice, l’ha portata con sé dai paesaggi duri e fiabeschi dei monti toscani alla frenesia ottusa delle metropoli, verso il miraggio di una speranza che è nel contempo incanto e disillusione, e rimanda alla più antica tradizione della tragedia: quella greca.
«La vita affettuosa dei ricordi si svolge dalle cose sulle quali l’abbiamo lasciata e ci riprende come se ci avesse aspettato; i cambiamenti che possono esservi avvenuti ci fanno sorridere della loro naturalezza, e sembra esserne causa o parte. Così, se gli alberi che ricordiamo secchi nella veste invernale li ritroviamo verdi di gemme in boccio, se i rii che nei ricordi erano arsi e pietrosi nelle magre estive li rivediamo scorrere torbi delle piogge autunnali, a sentirli rinvivìre ci danno una contentezza acuta, quasi fossimo stati noi a dar corso alle acque, e nel volger delle stagioni fosse complice il volger dell’età».
A cura di Giulia Sacchi e Tatiana Strarosti.
Delfino Cinelli (Signa, 1889 – Siena, 1942), autore versatile, legato ai territori verdi e profumati della Toscana, diluiti in rapidi cenni o dipinti con malinconico abbandono, ha collaborato con celebri riviste e testate giornalistiche firmando articoli, fiabe, novelle, saggi, romanzi, poesie e sceneggiature. Ha curato, per primo, con Elio Vittorini, la traduzione delle opere di Edgar Allan Poe. Dimenticato dopo la morte, nonostante la statura artistica, la sua opera è in corso di recupero presso Divergenze, che ha inaugurato la collana di letteratura con La trappola, pubblicato nel 2018.

L’opera è ordinabile senza alcuna spesa di spedizione.
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