«I versi di Valentina appartengono a una nuova generazione che intende l’arte del fare poesia come street view, libero incontro con i linguaggi del mondo. Interiorizzata la tradizione fino a sembrare invisibile (non lo è) e raffinate le musiche, la poesia si fa con tutto, specie coi temi del nostro quotidiano».
Ho scritto con il mal di testo
per abitare la tua assenza
e arredo in versi ciò che m’hai fatto;
misuro in chiasmi
le stanze che hai lasciato.
Sarò la donna
che abita il tuo nome,
ma non sarò per sempre
inquilina di pochi metri quadrati
di rime e allitterazioni.
Nell’ora che è adesso
ho un monolocale con vista,
ingresso indipendente, libero subito.
Affitto poesie col mal di testo,
telefonare ore pasti.
A cura di Ignazio Licata e Lucrezia Lombardo. Illustrazioni di Bianca Dall’Osto.
Valentina Tramutola è nata la sera della doppietta di Paolo Rossi alla Polonia, attenta a rompere le acque a partita finita. Quello fu il suo ultimo atto di buon senso. Da allora cominciò a leggere e scrivere in modo forsennato, poi con moderazione, infine come copywriter e storyteller. Da oltre dieci anni progetta narrazioni per brand, istituzioni e progetti culturali, muovendosi tra marketing, divulgazione, teatro e scrittura creativa. Devota alla religione del racconto, ha sempre cercato di catturare l’energia invisibile delle storie.

La silloge è reperibile in tutte le librerie fisiche e virtuali, oppure ordinabile in un lotto di copie numerate, senza alcuna spesa di spedizione, al link https://www.divergenze.eu/prodotto/stelle-di-neutroni/