Cupio dissolvi, che indica la volontà mistica di scindere l’anima dal corpo, qui evoca il profano rigetto di cliché secolari, per un abbandono meno spirituale ad altri. E il “Progetto” della misteriosa Signora a cui molte donne del racconto si consegnano ha in sé tutti i caratteri dell’odierna filosofia occidentale, in cui molto dell’inverosimile finisce tradotto in realtà. «Quando m’accorsi d’essere incinta, quasi non me la sentivo di confessargli che aspettavamo un bambino. Chiara invece fu molto felice quando glielo annunciammo: si capiva che era sincera, in equilibrio con il mondo, e aveva perdonato il suo corpo, peraltro privo di colpe. E poi, fra meno di due mesi, avrebbe finalmente avuto fra le braccia il proprio frutto d’amore. Andava tutto a gonfie vele. Fino a ieri mattina».
A cura di Marco Paoletti e Monica Cerri.
Jessica Cafarelli, nata a Milano nel 1978, è una professionista della comunicazione con una formazione in Lingue. Dopo anni di impiego in una multinazionale di telefonia, ha intrapreso la strada dell’imprenditorialità. Attualmente offre servizi di consulenza a varie realtà. I libri, la cucina e i gatti sono le sue tre grandi passioni.

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