Primo Levi e la coscienza poetica

- Il simposio

La vocazione lirica di Primo Levi, scintilla che dà origine alle prose più celebri, analizzata nello spazio autonomo che finora la critica non le ha dedicato. Perché certe parole sono esperienze che è bene rimangano attuali in ogni tempo.
«Nei versi l’assenza, la tragedia, il monito, il rifiuto emergono incuranti di ogni tecnicismo, poiché frutto di un cammino individuale che prescinde dall’impegno dell’arte. E quanto più forte è il rapporto con i traumi interiori, tanto più Levi ricorre a quel linguaggio poetico particolare, la cui originalità è tutta in una metrica lontana da qualunque sud­ditanza estetica, priva com’è di manipolazioni o pirotecnie verbali, forte d’un impianto ora contratto ora teso, commos­so, colloquiale, che ha l’urgenza e l’immediatez­za del vivere».

Con un saggio di Demetrio Paolin.

Elisa Occhipinti è nata a Torino nel 1988 e vive da diversi anni in Germania. B.A. in italianistica e comparatistica, studia e lavora presso la Ruhr-Universität Bochum. È caporedattrice del sito «Il Club del Libro» e cura il blog letterario «Marginalia». Fa parte del direttivo della Società Dante Alighieri di Dortmund. Ha pubblicato il romanzo E lucevan le stelle (Miraggi, 2018).

L’opera è reperibile in tutte le librerie fisiche e virtuali, oppure ordinabile in un lotto di copie numerate singolarmente presso Divergenze, senza alcuna spesa di spedizione.
Per l’acquisto scrivere a Monica Cerri: info@divergenze.eu


, , , , , ,

Comments are closed.