Uno che si salva

- I fuoriserie

Siro Baghini è un irresoluto, è un antieroe che cerca al di fuori della provincia il proprio riscatto, ma fra un tentennamento e l’altro si abbandona a una corrente aliena, ad un impeto che non sa e non ha co­scienza di come attivare. Un impeto che vorrebbe essere borghese ma ha su di sé lo stigma dei cafoni, e gira in un cerchio di stasi dinamica: immagina, il Baghini, però non concretizza; fa progetti, ma cozza ora con l’idillio anestetico dei desideri, ora con il nocciolo duro della vita che non viene mai come si vorrebbe. Specie se ci si guarda esistere, partecipando il minimo per convincersi di averci provato, con l’aria di chi si sente all’altezza ma al momento cruciale non traduce in gesti la volontà. Abbagliato dalle apparenze, il Baghini è vittima di velleità imprudenti a fronte di sani propositi, e per quanto sia conscio delle illusioni, le forze che lo portano fuori rotta sono più forti della sua logica. La realtà urbana che egli ritiene superiore a quella rurale è ostile a chi l’elegge a modello, e si serve della chime­ra per demolirne le aspettative e la persona, perché le aspettative sono la tomba della serenità. Si può infatti cambiare ambiente, ma mai cancellare quello in cui si è nati, anzi: il tentativo di tradire le proprie origini testimonia come l’uomo, per essere metropolitano, deb­ba rinunciare all’umanità.

Francesco Jovine è stato uno dei più fini letterati del Novecento italiano. Nato nel 1902 a Guardialfiera, da un’umile famiglia molisana, fu maestro, assistente universitario e direttore didattico. Collaborò con numerosi giornali, animò la vita culturale di Roma insieme a Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti, fondò il Sindacato Nazionale Scrittori e promosse dibattiti, conferenze e altre attività intellettuali.

Le­gato alla terra natale e alla sua poetica, negli areali ambientò Signora Ava e Le terre del sacramento, due tra i ro­manzi più importanti del­l’ul­timo secolo. Uno che si salva è stato pub­blicato nel 1948 in binomio con la novella Tutti i miei peccati.

L’opera è ordinabile senza alcuna spesa di spedizione.
Per l’acquisto scrivere a Monica Cerri: info@divergenze.eu


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