Karl, un giovane nazista, vede capovolta la sua esistenza da un fatto di sangue di cui è protagonista, e dalla scoperta di avere origini ebraiche. Sperimenta così su di sé la lacerazione fra passato e presente, identità e menzogna, vittima e carnefice. Edipo a Berlino è un racconto corale che espone a conflitti di idee e di valori, e riscrive la tragedia antica di un mondo che si sfalda, il dolore degli affetti perduti, il senso di una Storia che si apre verso un futuro diverso.
«Prima che potesse capire cosa stesse succedendo, lo sospinsero dentro. Balbettò che doveva prendere il treno, gli dissero che sapevano loro cosa fare, chiusero lo sportello e la camionetta ripartì. Dentro era buio, i finestrini erano oscurati. Chiuse gli occhi, strizzandoli, ed ebbe la visione confusa di un cieco, vertiginoso turbinio intorno a sé. Si abbandonò al moto della camionetta, gli occhi fissi in un punto indefinito sopra di lui, assorti a cercare quello che non c’era, il futuro che non conoscevano, le immagini di un tempo che non ricordavano più».
A cura di Alessandra Lorini.
Francesca Veltri, nata nel 1976, è ricercatore di Sociologia Politica presso l’Università della Calabria.
Ha pubblicato saggi sul pensiero di Simone Weil ed il dibattito politico francese fra le due guerre, e nel 2017 è stata coautrice del testo Il Movimento nella Rete (Rosenberg & Sellier). Finalista al premio Italo Calvino nel 2002 col romanzo Davide era stanco, nel 2015 conquista il secondo posto al concorso letterario nazionale La Giara RAI, e l’anno dopo pubblica in formato digitale, con RAI ERI, Edipo a Berlino, presentato per la prima volta in volume da Divergenze.

L’opera è ordinabile senza alcuna spesa di spedizione.
Per l’acquisto scrivere a Monica Cerri: info@divergenze.eu